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Autore: Redazione

TAKAMOTO KATSUTA SBAGLIA IN KENYA E GUARDA AL FUTURO

Scritto da: Tiziano Topini

Il Safari Rally Kenya è sempre stato un evento particolarmente ostico per i piloti, con pochissimi in grado di salire sul podio, figuriamoci arrivare fino in fondo. Guardando alla storia del rally italiano, la Lancia impiegò anni prima di trovare la formula vincente: modelli iconici come la Fulvia, la Stratos e la 037 non riuscirono a conquistare il successo desiderato, nonostante la determinazione dei piloti. Solo con la Delta arrivò finalmente la vittoria al Safari Rally Kenya. Ma torniamo al presente.

L’edizione numero 73 del Safari Rally Kenya (20-23 marzo, Naivasha) non ha risparmiato né piloti né vetture. La Toyota GR Yaris Rally1, guidata dal giapponese Takamoto Katsuta, ha sofferto di forature sulle insidiose strade ghiaiose delle prime tappe, compromettendo le sue chance di lottare per il podio. Nonostante ciò, grazie a un’ottima rimonta, Katsuta è riuscito a risalire fino al quarto posto.

Nel Super Sunday, “Taka” ha dato spettacolo, lanciandosi in un acceso duello con Fourmaux e Neuville (i20 N Rally1) per accaparrarsi i cinque punti bonus della prova. È stato l’unico pilota Toyota a spingersi al limite nell’ultima giornata, visto che Kalle Rovanperä era fuori dai giochi per un guasto all’alternatore ed Elfyn Evans, forte del primato, ha scelto di amministrare con cautela per non mettere a rischio la vittoria. Ma la sua guida spericolata gli è costata cara: ha perso il controllo della vettura, che si è ribaltata. Per fortuna, né lui né il pubblico hanno subito conseguenze.

I tifosi presenti in zona, con grande spirito sportivo, lo hanno aiutato a rimettere l’auto sulle ruote. Nonostante il motore facesse suoni tutt’altro che rassicuranti, il pilota giapponese è riuscito a concludere la tappa. “Non so cosa sia successo… All’inizio della tappa c’era una lunga curva a destra, ho completamente perso il posteriore e siamo andati in testacoda”, ha detto il pilota nipponico. “Sfortunatamente, l’anteriore ha colpito la sponda interna e l’auto ha iniziato a ribaltarsi. È stata una sorpresa totale. Dovevo spingere, quindi queste cose possono succedere”.

Se non fosse stato per l’incidente, che gli è costato un bel po’ di punti, Katsuta avrebbe potuto portare punti preziosi alla Toyota e magari chiudere con una doppietta insieme a Evans. “Mi dispiace moltissimo per la squadra”, ha dichiarato amaramente. “Il ritmo era buono per tutto il weekend, ma alla fine sono frustrato e deluso da me stesso. Devo capire cosa non ha funzionato, migliorare e andare avanti.” Il Safari Rally Kenya, che in passato gli ha regalato soddisfazioni, stavolta è stato impietoso. Ma la stagione è ancora lunga e, come sempre nel motorsport, tutto può cambiare.

Credit: Takamoto Katsuta (X)

ELFYN EVANS È IN GRAN FORMA E PUNTA AL TITOLO WRC

Scritto da: Tiziano Topini

Conoscete il vecchio proverbio “La prudenza non è mai troppa”? Sembra che proprio questa massima sia stata la chiave del successo per il pilota gallese Elfyn Evans (GR Yaris Rally1) nella 73esima edizione del Safari Rally Kenya (20-23 marzo, Naivasha). Fin dalle prime battute, Evans ha capito che una guida accorta avrebbe preservato la sua vettura, a differenza di molti altri partecipanti messi a dura prova dalle condizioni estreme del rally.

Nonostante ciò, la competizione è stata accesissima: il gallese si è trovato in un serrato testa a testa cronometrato con il suo compagno di squadra, il due volte campione del mondo Kalle Rovanperä. I distacchi erano minimi, finché il giovane finlandese non ha accusato problemi tecnici, permettendo a Evans di passare in testa e consolidare un vantaggio di oltre un minuto su Ott Tänak (i20 N Rally1).

“Sono piuttosto soddisfatto. Ovviamente non è stata la giornata più veloce di sempre, ma con il grande vantaggio che avevamo, l’obiettivo era portare a casa la vittoria per Toyota. È stato fantastico essere qui, un enorme grazie al team. Vincere qui è un po’ come trionfare a Monte-Carlo, nel Rally di Gran Bretagna o in quello di Finlandia. Mi manca solo Monte-Carlo. Abbiamo semplicemente usato il buon senso. In un rally come questo, serve sempre anche un pizzico di fortuna. Sono davvero felice per il weekend e per il risultato finale”.

Evans aveva già vinto il 72° Rally di Svezia (13-16 febbraio, Umeå) e si era piazzato secondo al 93º Rallye Automobile Monte-Carlo (23-26 febbraio, Gap). Potrebbe essere lui il nuovo campione WRC 2025? È ancora presto per dirlo, ma con il cambio del fornitore di pneumatici – ora Hankook – e l’abolizione dell’ibrido, le carte in tavola sono state rimescolate. Chissà… Magari il destino ha in serbo grandi sorprese per il gallese e per tutti gli equipaggi del mondiale rally.

Credit: Elfyn Evans (X)

RALLY DI SVEZIA, STORIA DI UN EVENTO UNICO AL MONDO

Scritto da: Marco Amabile

Il Rally di Svezia, noto anche con il nome di “Rally al Sole di Mezzanotte”, in svedese “Svenska Rallyt till Midnattssole”, è una delle gare più antiche del World Rally Championship, inaugurato nel lontano 1973 e seconda solo al famigerato Rally di Monte-Carlo; evento di cui abbiamo già ampiamente parlato in uno dei nostri articoli precedenti sulla storia dei rally. La sua prima edizione risale infatti al lontano 1950, quando la competizione si svolgeva ancora in estate, riuscendo a sfruttare l’affascinante fenomeno boreale del Sole di Mezzanotte che rende visibili i raggi fino a tarda serata.

Fino al 1965, perciò, il rally si svolse interamente durante il periodo estivo. Tuttavia, a partire da questa data, gli organizzatori decisero per un trasferimento della competizione in febbraio, per sfruttare condizioni climatiche più stabili e assicurarsi la presenza di neve. Inoltre, almeno inizialmente, le diverse tappe si svolgevano su territori dislocati in giro per la Svezia, ma col passare degli anni e l’innalzamento delle temperature, la possibilità di concentrare il torneo in un’unica regione divenne sempre più concreta.

Gli organizzatori optarono quindi per la regione di Värmland, con partenza e arrivo a Karlstad e base operativa per le squadre situata a Hagfors. Ciò nonostante, dal 2022 il “rally to the midnight sun” si svolge a Umeå, località situata in una regione molto più a nord della precedente. Questo spostamento strategico ha consentito ai piloti non solo di godere di condizioni di neve e ghiaccio più stabili, ma anche di operare una scelta delle mescole più adatta al tipo di gara.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Ancora oggi, in effetti, il Rally di Svezia rimane l’unico evento del WRC completamente ambientato in territori nevosi, una caratteristica che lo rende una delle tappe più iconiche tra gli appassionati del motorsport. Tuttavia, nonostante gli sforzi e i coordinamenti per rendere l’evento fruibile anno dopo anno, anche questo “rally su ghiaccio” ha dovuto affrontare diversi momenti di crisi, legati perlopiù a fenomeni di natura differente. Tre, in particolare, sono le occasioni in cui il torneo venne completamente cancellato: la prima nel 1974, a causa della crisi petrolifera globale; più tardi, nel 1990, per via di un clima mite e condizioni dell’asfalto instabili; e infine, nel 2021, quando la pandemia di COVID-19 mise a dura prova gran parte degli eventi sportivi in tutto il mondo.

Un altro elemento fondamentale è il “fattore casa”. Difatti, durante la maggior parte delle edizioni svolte dal 1950 a oggi, i vincitori sono stati perlopiù piloti di origine svedese. Tra i più vincenti di sempre c’è sicuramente Stig Blomqvist, sette volte campione del Rally di Svezia. “Un campione con la C maiuscola”, che ha saputo conquistare il cuore dei rallysti grazie alle sue spettacolari prestazioni a bordo della leggendaria Saab 96 prima e dell’Audi quattro poi, guadagnandosi così il titolo di “Re del Rally di Svezia”.

Ci sono voluti più di trent’anni di attesa prima di vedere un pilota di origini diverse primeggiare: è il caso di Hannu Mikkola, che nel 1981, con la sua Audi quattro, ha inaugurato una serie di vittorie per il popolo finlandese in terra di Svezia. Tra i piloti di origine finlandese, Marcus Grönholm è colui che più di tutti ha saputo dominare la scena, vincendo cinque volte. Per un pilota non scandinavo sul gradino più alto del podio, invece, si è dovuto aspettare fino al 2004, quando Sébastien Loeb e la sua leggendaria Citroen Xsara, riuscirono a vincere il torneo. Altri piloti non scandinavi che hanno trionfato includono Sébastien Ogier, tre volte campione del Rally di Svezia, e il belga Thierry Neuville. Ultimo, ma non per importanza, è il britannico Elfyn Evans, che proprio recentemente è riuscito ad accaparrarsi l’ambito premio per la seconda volta.

ULTIMI AGGIORNAMENTI

Elfyn Evans e Scott Martin, a bordo della loro Toyota GR Yaris Rally1, hanno dimostrato di saper reggere anche in condizioni climatiche ostili e durante le gare del weekend hanno cominciato a guadagnare terreno sugli avversari, finendo in testa alla classifica dopo una gara che molti magazine hanno definito come la migliore della loro carriera. In questo momento, l’equipaggio britannico si trova a 28 punti di distacco su un Sébastien Ogier, in versione part-time, che ha deciso di non partecipare all’evento svedese di quest’anno.

Terzo nella classifica generale WRC, anche a causa di un approccio non ottimale con le nuove gomme firmate Hankook, è Kalle Rovanperä, che durante il Rally di Svezia ha terminato in quinta posizione assoluta, perdendo terreno prezioso nei confronti di Evans. Molto più performante e attento nelle strategie di guida, è stato il secondo classificato del rally svedese, Takamoto Katsuta, che, almeno per ora, sembra aver trovato stabilità e confidenza a bordo della sua Toyota GR Yaris Rally1. Terzo, un non brillante Thierry Neuville, mentre Ott Tänak si posiziona appena fuori dai gradini del podio in quarta posizione.

Insomma, mentre il mondo del rally cerca di rimanere al passo coi tempi, apportando modifiche essenziali ai circuiti per assicurare lo spettacolo ai suoi fans, la maggior parte di noi, a mezzanotte, nel pieno della stagione invernale, si troverebbe quasi sicuramente nel letto, immersa nei propri sogni o pronta ad addormentarsi di lì a poco. Del resto, cos’altro si potrebbe fare a mezzanotte? Rubare la scarpetta a qualche bella Cenerentola? Fare una ghiotta spaghettata? Tutte cose sicuramente più adatte alla stagione del sole. Lo stesso sole che negli anni cinquanta del secolo scorso segnò l’inizio di un nuovo torneo che avrebbe appassionato tifosi di tutto il mondo negli anni a venire, mantenendo un fascino e uno stile degni solo di un “Rally al Sole di Mezzanotte”.

Credit: Oliver Solberg (X)

SVELATO L’ITINERARIO DEL RALLY ITALIA SARDEGNA 2025

Scritto da: Comunicato Stampa

La 22esima edizione del Rally Italia Sardegna sarà ricca di novità assolute, con alcuni interessanti ritorni di alcune speciali del passato, ed in primis del format che torna quello classico con la corsa articolata in tre tappe. La gara prevede un totale di 16 prove speciali e 324 km cronometrati, con la location della manifestazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia in partnership con la Regione Sardegna, che torna quest’anno a Olbia. L’avventura del Rally Italia Sardegna continuerà stavolta con un percorso compatto, praticamente tutto concentrato in Gallura e nel Monte Acuto.

A quattro mesi dal via della corsa, con la pubblicazione della Rally Guide 1, è stato infatti svelato il percorso che ospiterà le varie speciali, un percorso che ha visto confermare la scelta delle ultime otto edizioni di ospitare l’intera gara nel nord dell’isola. La prova, sesta manche del campionato del mondo rally, valida anche per il mondiale WRC2 e WRC3 e per il Campionato Italiano Terra, è in programma dal 5 all’8 giugno.

Sono 16 le prove speciali in programma, suddivise in tre tappe per un totale di 324,64 km cronometrati tutti su sterrato. La location ritorna quest’anno ad Olbia con il parco assistenza allestito all’Isola Bianca, che vista l’indisponibilità per i lavori in corso al Molo Brin, verrà con l’HQ e la sala stampa che saranno ospitati alla Stazione Marittima, mentre il centro accrediti e la segreteria sportiva saranno invece ubicati al Museo Archeologico.

IL PERCORSO

Il 22° Rally Italia Sardegna presenta un percorso compatto, si inizia giovedì 5 giugno con il nuovo shakedown ospitato in città ad Olbia a Cabu Abbas (2,19 km). Venerdì 6 giugno al mattino alle 8:15 il via della prima tappa ambientata in Gallura e nel Monte Acuto composta da 122,66 km cronometrati e sei prove speciali, quelle ripetute due volte di Arzachena (in pratica La Prugnola) di 14,90 km, il nuovo inedito crono di Calangianus-Berchidda (18,60 km), e Sa Conchedda (27,83 km), che ricalca in parte la speciale di Monti di Alà. A metà giornata ci sarà un parco assistenza ad Olbia.

Poi sabato 7 giugno la seconda tappa lunga 122,80 km cronometrati, tutti ricavati nel Monte Acuto, suddivisi in altre 6 speciali. Quelle ripetute due volte di Coiluna-Loelle (21,19 km), Lerno-Su Filigosu (24,32 km) e Tula-Erula (15,89 km). Tutte prove classiche del Rally Italia Sardegna che presenteranno alcuni tratti diversi rispetto al passato.

Infine domenica 8 giugno la tappa finale di 79,18 km cronometrati, totalmente nuova perché presenta due crono in gran parte inediti da ripetersi due volte. Il primo quello di San Giacomo-Plebi (25,74 km) ritorna dopo oltre dieci anni, ma ricalca solo in parte il percorso disputato in passato, mentre il secondo di Porto San Paolo (13,85 km) che ospiterà la power stage finale, è completamente nuovo e presenta ampie viste sul mare e sullo sfondo l’incantevole profilo dell’isola di Tavolara. Il podio finale è previsto ad Olbia alle ore 16:00. 

LE INIZIATIVE 

Ci sarà sempre anche quest’anno l’interessante iniziativa di RIS Experience e l’inedita RIS Executive riservata alle aziende, con apposite aree privilegiate a pagamento previste per quegli spettatori che vorranno usufruirne e hospitality in prova speciale. E poi grazie al rinnovo dell’interessante accordo con la Grimaldi Lines, ci saranno ancora speciali agevolazioni molto convenienti con uno sconto del 30% sulle destinazioni di Olbia e Porto Torres sia per i concorrenti che per il pubblico. Maggiori informazioni a riguardo sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione www.rallyitaliasardegna.com

Credit: Rally Italia Sardegna (IG)

MIKO MARCZYK AL VIA NEL CAMPIONATO EUROPEO 2025

Scritto da: Luca Gentile

Il rallista Miko Marczyk è pronto a lottare per la vittoria nel FIA European Rally Championship 2025 dopo aver ufficializzato la sua partecipazione all’intera stagione, sempre al fianco del suo navigatore di lunga data Szymon Gospodarczyk. Il pilota polacco, due volte campione nazionale, tornerà al volante della velocissima Škoda Fabia RS Rally2, con il supporto dell’ORLEN Team.

Dopo aver concluso la stagione 2024 sul gradino più basso del podio, Marczyk è determinato a puntare al titolo. Il suo obiettivo è partire forte sin dal primo appuntamento e mantenere un ritmo costante per tutta la stagione. La sua campagna inizierà con il Rally Sierra Morena, in Spagna, evento che segnerà l’apertura del campionato dal 3 al 6 aprile.

UN PROGRAMMA AMBIZIOSO TRA STERRATO E ASFALTO

Dopo l’esordio in Andalusia, il calendario di Marczyk si articolerà su una combinazione di eventi su terra e asfalto. Nella prima metà della stagione, il polacco affronterà le prove sterrate di Ungheria, Svezia e Polonia, dove il Rally Poland rappresenterà un appuntamento chiave della sua annata sportiva. Qui, Marczyk ha già trionfato nel 2022 e cercherà di replicare davanti al suo pubblico.

Nella seconda parte del campionato, il pilota polacco tornerà a confrontarsi con l’asfalto nelle tappe in Italia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e Croazia. Questo mix di superfici metterà alla prova la sua versatilità e la capacità di adattamento alle diverse condizioni di gara.

MARCZYK: “MOTIVATI E OTTIMISTI PER QUESTA STAGIONE”

Il pilota polacco ha condiviso il suo entusiasmo per la nuova stagione, sottolineando la determinazione del team nel puntare ai vertici dell’ERC: “Sono molto felice di annunciare che Szymon e io gareggeremo nuovamente nel FIA European Rally Championship”.

“Dopo il terzo posto dello scorso anno, siamo altamente motivati e ottimisti. Affronteremo la stagione con fiducia e un atteggiamento positivo. Il nostro obiettivo è partire forte e competere al massimo sin dal primo rally”. L’81° ORLEN OIL Rally Poland sarà uno degli eventi principali della sua campagna, ma Marczyk è consapevole che ogni gara sarà determinante per la corsa al titolo.

L’ERC 2025 PRENDE IL VIA IN SPAGNA

Il 42° Rally Sierra Morena – Córdoba Patrimonio de la Humanidad in Andalusia darà ufficialmente il via alla stagione ERC 2025 dal 3 al 6 aprile. Con un programma competitivo e un team solido alle spalle, Miko Marczyk è pronto a dare battaglia per il titolo europeo.

Credit: Michal Podsiadlo (IG)

NIKOLAY GRYAZIN E TANTI EQUIPAGGI AL VIA NELL’ERC 2025

Scritto da: Francesco Angelini

Il campionato si preannuncia estremamente combattuto, con numerosi piloti e squadre pronti a dare battaglia per il titolo. Parliamo dell’European Rally Championship (ERC), che prenderà il via questa settimana con il 42esimo Rally Sierra Morena – Córdoba Patrimonio de la Humanidad (03-06 aprile, Córdoba). Il parco partenti è di alto livello, con alcuni protagonisti che gareggiano anche nel campionato mondiale di rally.

Il rallista bulgaro, impegnato quest’anno con una vettura della Repubblica Ceca nel World Rally Championship 2 (WRC2) e nel Campionato Italiano Assoluto Rally (CIAR), scenderà in campo al Rally Sierra Morena con la Fabia RS Rally2, gestita da Orsák Rallysport e dal neonato J2X Rally Team. In tutte e quattro le gare del campionato europeo a cui parteciperà, sarà affiancato dal navigatore Konstantin Aleksandrov.

Un altro protagonista di rilievo è Stéphane Lefebvre. L’ex pilota di Citroën Racing nel WRC parteciperà al campionato con una i20 N Rally2 Step2, gestita da Lifelive, la compagnia fondata dai fratelli Neuville. Lefebvre sarà navigato da Andy Malfoy e la vettura sarà equipaggiata con pneumatici MRF Tyres. Il pilota francese prenderà parte solo alle cinque gare su asfalto. Quest’anno, inoltre, si cimenterà anche nel Championnat de France des Rallyes, al volante della GR Yaris Rally2 del Team GR Rally2 France.

A fianco di Gryazin e Lefebvre, non mancano nomi di grande calibro, come Roberto Blach Jr, che correrà con la Fabia RS Rally2 del team The Racing Factory, Jos Verstappen con la Fabia RS Rally2 di Wevers Sport, Jon Armstrong con la Fiesta Rally2 di M-Sport Ford WRT, e Yoann Bonato con la C3 Rally2 di Trajectus Motorsport. A questi si aggiungono Miko Marczyk (Fabia RS Rally2 con ORLEN Team), Dominik Stříteský (Fabia RS Rally2 con Vančík Motorsport), Mads Ostberg (C3 Rally2 con Tagai Racing Technology), Simone Tempestini (Fabia RS Rally2 con Team MRF Tyres), Erik Cais e Simon Wagner (i20 N Rally2 Step2 con Kowax DST Racing).

I team hanno già svelato le livree delle loro vetture sui social media, e i fan possono votare la loro preferita sul sito ufficiale del campionato europeo. Tra le presenze più interessanti c’è il nostro Andrea Mabellini, che parteciperà con la Fabia RS Rally2, gestita dal team portoghese The Racing Factory, con Virginia Lenzi come navigatrice. Il 25enne, dopo aver corso con MRF Tyres, ha fatto il passaggio a Pirelli Motorsport. Il bresciano continuerà a mostrare tutto il suo talento.

Per questo weekend a Córdoba è stata confermata la presenza di Elfyn Evans (Toyota Gazoo Racing WRT) e Thierry Neuville (Hyundai Motorsport WRT). I due piloti del mondiale rally, accompagnati dai rispettivi co-piloti, metteranno alla prova le loro vetture Rally1 in condizioni di gara, in preparazione alla 49° edizione del Rally Islas Canarias, in programma dal 24 al 27 aprile a Las Palmas de Gran Canaria. L’evento rappresenta un’importante opportunità per raccogliere e ottimizzare dati utili.

Il campionato si preannuncia entusiasmante, con un parco partenti di alto livello e gare che promettono spettacolo e adrenalina. Ogni tappa dell’ERC sarà una battaglia senza esclusione di colpi, con i piloti pronti a dare il massimo per conquistare il titolo. Il 42° Rally Sierra Morena, che segna l’inizio della stagione, è destinato a regalare emozioni forti e a dare il via a una serie di sorprese. Gli appassionati sono già in attesa di un campionato che, senza dubbio, non deluderà

Credit: Hothess Style (IG)

ANDREUCCI & BRIANI VINCONO IN TOSCANA CON LA C3 RALLY2

Scritto da: Comunicato stampa

Il rallista Paolo Andreucci è il vincitore del 16° Rally della Val d’Orcia, manifestazione organizzata da Radicofani Motorsport valida come appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra e del Campionato Italiano Rally Terra Storico. Il pluricampione garfagnino, al volante della Citroën C3 Rally2 schierata dal team H-Sport e condivisa con il co-pilota Rudy Briani, si è portato al vertice della classifica dopo la prima prova della domenica, sfruttando al meglio la conoscenza dell’esemplare equipaggiato con pneumatici MRF Tyres. A chiudere al comando la prima giornata di gara era stato il finlandese Benjamin Korhola, ritiratosi all’avvio domenicale dopo aver accusato un problema meccanico alla sua Hyundai i20 N Rally2.

Sul 2° gradino del podio si sono imposti Tommaso Ciuffi e Pietro Cigni, leader dalla prima alla terza prova speciale ma attardati, nella fase centrale della giornata di chiusura, da un errore costato lo spegnimento della loro Skoda Fabia RS Rally2. Terzi hanno concluso Alberto Battistolli e Simone Scattolin, su Skoda Fabia RS Rally2, con il pilota vicentino che, fin dall’avvio di gara, è stato condizionato da uno stato influenzale che, tuttavia, non gli ha negato una performance crescente valsa lo “scratch” nell’ottava PS e culminata con il miglior tempo fatto registrare nell’ultima delle dieci in programma. Quarto posto per Mille Johansson, il campione junior del FIA ERC 2024.

Il diciannovenne svedese, affiancato da Johan Gronvall su Skoda Fabia RS Rally2, ha prevalso nel confronto Under25 precedendo, nella classifica assoluta, Giacomo Costenaro e Justin Bardini, alla loro seconda esperienza su Skoda Fabia RS Rally2. Sesta piazza per Giovanni Trentin e Alessandro Franco: il giovane driver ha lamentato un debito di feeling con la Skoda Fabia RS Rally2 nella prima metà di gara, accusando anche una foratura sulla prova speciale “Radicofani” della domenica. Alle spalle di Trentin ha concluso Angelo Pucci Grossi, interprete – con Francesco Cardinali – di una condotta crescente seppur condizionata da una scelta di gomme alla sua Skoda Fabia RS Rally2 che, all’avvio della domenica, si è rivelata non congeniale alle condizioni di fondo.

In ottava posizione si sono classificati i tedeschi Liam Muller e Alexander Hirsch, su Skoda Fabia RS Rally2, seguiti – su Skoda Fabia Rally2 EVO – da Fabio Farina e Sergio Raccuia, rallentati da una foratura accusata nella prima giornata di gara. A chiudere la top-ten è stato Luca Hoelbling, autore di una vera e propria progressione valsa – dalla ventunesima posizione con la quale ha archiviato il primo giorno di gara – la conquista della decima piazza, condivisa con Federico Fiorini sulla Skoda Fabia RS Rally2. Nel confronto a due ruote motrici, a festeggiare sono stati Marco Zanin ed Elia De Guio, su Peugeot 208 Rally4. Tra i ritiri eccellenti, quello di Fabio Andolfi: il pilota ligure, dopo aver accusato ritardo legato alla risoluzione di un inconveniente meccanico della sua Hyundai i20 N Rally2, ha abbandonato il confronto dopo la settima prova speciale. 

A vincere il Rally Storico della Val d’Orcia è stato Valter Pierangioli, su Ford Sierra Cosworth. Il pilota di Montalcino, affiancato da Federica Del Sordo, è riuscito a prevalere su sette prove speciali conquistando il primo gradino del podio. In seconda posizione hanno concluso Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli, vincitori nel confronto di 3° Raggruppamento su Ford Escort e seguiti, in terza piazza, da Andrea Succi e Fabio Graffieti, su BMW M3. La top-five è andata in archivio con la quarta piazza di Mauro Sipsz e Fabrizia Pons seguiti da Nicolò Fedolfi e Livio Ceci, con entrambi gli equipaggi in gara su Lancia Delta HF. Il Rally della Val d’Orcia ha coinvolto per l’intera settimana Radicofani, San Casciano dei Bagni e Sarteano, proponendo agli appassionati 79 km distribuiti su 10 prove speciali. 

Credit: Massimo Bettiol (IG)

SVELATO IL PERCORSO DEL 41ESIMO RALLY DELLA MARCA

Scritto da: Luca Gentile

L’attesa è finita. L’ente organizzatore del 41esimo Rally della Marca ha ufficialmente rivelato il percorso e la tabella distanze e tempi dell’edizione 2025, in programma il 4 e 5 aprile. La gara, valida come prima prova del Trofeo Italiano Rally (TIR) e della Coppa Rally di Zona 5 (CRZ 5), promette spettacolo ed emozioni con un tracciato rinnovato ma sempre fedele alla tradizione.

Ad affiancare la competizione principale, ci sarà anche il terzo Rally della Marca Storico, con lo stesso chilometraggio e le medesime prove speciali della gara moderna. In totale, gli equipaggi affronteranno 90,93 km cronometrati, distribuiti su quattro prove speciali iconiche, tra cui spicca il ritorno della Monte Cesen, che torna a essere la prova più lunga dell’intero rally.

QUATTRO PROVE SPECIALI TRA TRADIZIONE E NOVITÀ

BASE (2,55 KM) – IL DEBUTTO DELL’EX BASE MISSILISTICA

La grande novità del 41° Rally della Marca è la prova speciale Base, un tratto completamente inedito che si disputerà presso l’ex base missilistica di Peseggia. Un tratto breve, ma particolarmente tecnico e insidioso, dove la sede stradale stretta e tortuosa non perdonerà il minimo errore. La gestione della vettura sarà fondamentale per evitare di perdere secondi preziosi già nelle fasi iniziali della gara.

MONTE CESEN (21,53 KM) – IL RITORNO DELLA SPECIALE PIÙ LUNGA

Dopo un anno di assenza, la Monte Cesen torna a essere la prova più lunga del rally, con i suoi 21,53 km di pura adrenalina. La prova inizia con una salita caratterizzata da un fondo largo, dove sarà essenziale gestire il ritmo per preservare gli pneumatici in vista della parte finale. Dopo alcuni chilometri di altopiano, i piloti dovranno affrontare una lunga discesa molto guidata, caratterizzata da curve medio-lente che metteranno a dura prova la precisione di guida e il setup delle vetture.

MONTE TOMBA (10,12 KM) – LA PROVA SIMBOLO DEL RALLY

Non può mancare la celebre Monte Tomba, uno dei tratti più iconici del Rally della Marca. La partenza è situata a pochi metri dalla storica “Trattoria da Vecia”, e da lì inizia una sequenza spettacolare di elementi tecnici che rendono questa speciale una delle più attese dagli appassionati. Si parte con una salita ritmata e veloce, seguita dall’altopiano che conduce al famoso salto e all’inversione prima della discesa finale, molto stretta e guidata. Un tratto che richiede concentrazione e precisione assoluta per non perdere secondi preziosi.

MOSTACCIN (7,48 KM) – VELOCITÀ E TECNICA FINO A CASTELCIES

L’ultima prova speciale è la Mostaccin, che prende il via dal territorio di Maser. La parte iniziale offre un mix tra tratti veloci e sezioni più guidate, fino alla doppia inversione che segna un punto cruciale della speciale. Da lì in poi, il ritmo aumenta e la strada diventa più veloce fino alla località Castelli. La variazione del 2025 prevede che il tracciato non termini nei pressi di Onigo, ma segua un’ultima svolta in direzione Castelcies, ricalcando il percorso utilizzato nell’edizione precedente.

UN PERCORSO SPETTACOLARE E MOLTO TECNICO

Con il ritorno della Monte Cesen, la spettacolarità della Monte Tomba e l’introduzione della nuova prova sulla Base missilistica di Peseggia, il 41° Rally della Marca si conferma uno degli eventi più attesi del Trofeo Italiano Rally e della Coppa Rally di Zona 5.

Gli equipaggi dovranno affrontare un percorso variegato, dove ogni dettaglio – dalla gestione degli pneumatici alla scelta delle traiettorie – potrebbe fare la differenza tra la vittoria e un risultato compromesso. L’appuntamento è fissato per il 4 e 5 aprile, quando le strade del Veneto torneranno a essere teatro di un weekend all’insegna della velocità e della passione per il rally.

Credit: Mario Leonelli (IG)

TANTA ATTESA PER IL #RA RALLY REGIONE PIEMONTE 2025

Scritto da: Luca Gentile

L’attesa per il #RA Rally Regione Piemonte 2025 sta per terminare. La diciannovesima edizione della competizione, in programma dall’11 al 13 aprile, sarà la seconda prova del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco (CIAR Sparco) e segnerà un traguardo importante: il decennale dalla ripartenza avvenuta nel 2015.

L’evento, organizzato dal Cinzano Rally Team, si conferma uno degli appuntamenti più affascinanti del panorama rallistico nazionale, con un percorso che attraversa le colline delle Langhe e del Monferrato, toccando la Valle Belbo, la Langa astigiana e la Bassa Langa, un territorio che rientra tra i patrimoni Unesco.

La gara sarà valida non solo per il CIAR Sparco, ma anche per la Coppa Rally di Zona 1 (CRZ 1), il Campionato Italiano Rally Junior (seconda prova stagionale) e per i monomarca GR Yaris Rally Cup e Suzuki Rally Cup.

ALBA CUORE PULSANTE DEL RALLY

Come da tradizione, Alba sarà il fulcro dell’evento, ospitando il parco assistenza, i riordini e le cerimonie di partenza e arrivo. Il rally prenderà il via venerdì 11 aprile alle ore 20:00, con la partenza dei concorrenti della Coppa di Zona, mentre la conclusione è prevista per domenica 13 aprile alle 16:21, dopo aver percorso 112,8 km di prove speciali, suddivise in 13 tratti cronometrati.

Il percorso della Coppa Rally di Zona 1 sarà invece ridotto a 69,84 km cronometrati su 8 prove speciali, con la competizione che si svolgerà nella sola giornata di sabato 12 aprile, terminando ad Alba alle ore 19:41.

UN PERCORSO SPETTACOLARE TRA LANGHE E MONFERRATO

Il tracciato del #RA Rally Regione Piemonte 2025 offrirà un mix di tecnica e spettacolarità, sfruttando le suggestive strade collinari. Tra i momenti più attesi, torna la prova speciale spettacolo sul circuito allestito nella zona industriale di Corso Asti ad Alba, un tratto pensato per garantire massima visibilità al pubblico.

Grande attenzione anche per Santo Stefano Belbo, località che ospiterà sia lo shakedown, sia alcune delle prove speciali più tecniche del rally, tra cui la power stage, trasmessa in diretta su ACI SPORT TV SKY 228.

IL PROGRAMMA DEL RALLY

Il Rally Regione Piemonte 2025 entrerà nel vivo già da giovedì 10 aprile, con le verifiche sportive e tecniche previste tra Piazza Medford e Piazza Prunotto ad Alba.

Venerdì 11 aprile, i piloti potranno testare le vetture durante lo shakedown, in programma dalle 13:30 alle 18:00, prima del via ufficiale in serata.

Sabato e domenica, gli equipaggi si sfideranno lungo le colline piemontesi, in una gara che si preannuncia avvincente e ricca di contenuti tecnici.

UN DECENNALE ALL’INSEGNA DELLO SPETTACOLO

Con il secondo round del CIAR Sparco, il debutto della Coppa Rally di Zona 1 e la presenza di trofei monomarca di alto livello, il #RA Rally Regione Piemonte 2025 si conferma un evento di riferimento nel panorama italiano.

L’attesa è ormai agli sgoccioli: tra pochi giorni si apriranno le iscrizioni e le colline piemontesi torneranno a essere protagoniste di un weekend all’insegna della velocità e della passione per il rally.

Credit: #RA Rally Regione Piemonte (IG)