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RALLY DI SVEZIA, STORIA DI UN EVENTO UNICO AL MONDO
4 Aprile 2025
Redazione
Scritto da: Marco Amabile
Il Rally di Svezia, noto anche con il nome di “Rally al Sole di Mezzanotte”, in svedese “Svenska Rallyt till Midnattssole”, è una delle gare più antiche del World Rally Championship, inaugurato nel lontano 1973 e seconda solo al famigerato Rally di Monte-Carlo; evento di cui abbiamo già ampiamente parlato in uno dei nostri articoli precedenti sulla storia dei rally. La sua prima edizione risale infatti al lontano 1950, quando la competizione si svolgeva ancora in estate, riuscendo a sfruttare l’affascinante fenomeno boreale del Sole di Mezzanotte che rende visibili i raggi fino a tarda serata.
Fino al 1965, perciò, il rally si svolse interamente durante il periodo estivo. Tuttavia, a partire da questa data, gli organizzatori decisero per un trasferimento della competizione in febbraio, per sfruttare condizioni climatiche più stabili e assicurarsi la presenza di neve. Inoltre, almeno inizialmente, le diverse tappe si svolgevano su territori dislocati in giro per la Svezia, ma col passare degli anni e l’innalzamento delle temperature, la possibilità di concentrare il torneo in un’unica regione divenne sempre più concreta.
Gli organizzatori optarono quindi per la regione di Värmland, con partenza e arrivo a Karlstad e base operativa per le squadre situata a Hagfors. Ciò nonostante, dal 2022 il “rally to the midnight sun” si svolge a Umeå, località situata in una regione molto più a nord della precedente. Questo spostamento strategico ha consentito ai piloti non solo di godere di condizioni di neve e ghiaccio più stabili, ma anche di operare una scelta delle mescole più adatta al tipo di gara.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Ancora oggi, in effetti, il Rally di Svezia rimane l’unico evento del WRC completamente ambientato in territori nevosi, una caratteristica che lo rende una delle tappe più iconiche tra gli appassionati del motorsport. Tuttavia, nonostante gli sforzi e i coordinamenti per rendere l’evento fruibile anno dopo anno, anche questo “rally su ghiaccio” ha dovuto affrontare diversi momenti di crisi, legati perlopiù a fenomeni di natura differente. Tre, in particolare, sono le occasioni in cui il torneo venne completamente cancellato: la prima nel 1974, a causa della crisi petrolifera globale; più tardi, nel 1990, per via di un clima mite e condizioni dell’asfalto instabili; e infine, nel 2021, quando la pandemia di COVID-19 mise a dura prova gran parte degli eventi sportivi in tutto il mondo.
Un altro elemento fondamentale è il “fattore casa”. Difatti, durante la maggior parte delle edizioni svolte dal 1950 a oggi, i vincitori sono stati perlopiù piloti di origine svedese. Tra i più vincenti di sempre c’è sicuramente Stig Blomqvist, sette volte campione del Rally di Svezia. “Un campione con la C maiuscola”, che ha saputo conquistare il cuore dei rallysti grazie alle sue spettacolari prestazioni a bordo della leggendaria Saab 96 prima e dell’Audi quattro poi, guadagnandosi così il titolo di “Re del Rally di Svezia”.
Ci sono voluti più di trent’anni di attesa prima di vedere un pilota di origini diverse primeggiare: è il caso di Hannu Mikkola, che nel 1981, con la sua Audi quattro, ha inaugurato una serie di vittorie per il popolo finlandese in terra di Svezia. Tra i piloti di origine finlandese, Marcus Grönholm è colui che più di tutti ha saputo dominare la scena, vincendo cinque volte. Per un pilota non scandinavo sul gradino più alto del podio, invece, si è dovuto aspettare fino al 2004, quando Sébastien Loeb e la sua leggendaria Citroen Xsara, riuscirono a vincere il torneo. Altri piloti non scandinavi che hanno trionfato includono Sébastien Ogier, tre volte campione del Rally di Svezia, e il belga Thierry Neuville. Ultimo, ma non per importanza, è il britannico Elfyn Evans, che proprio recentemente è riuscito ad accaparrarsi l’ambito premio per la seconda volta.
ULTIMI AGGIORNAMENTI
Evans e Scott Martins, a bordo della loro Toyota GR Yaris Rally1, hanno dimostrato di saper reggere anche in condizioni climatiche ostili e durante le gare del weekend hanno cominciato a guadagnare terreno sugli avversari, finendo in testa alla classifica dopo una gara che molti magazine hanno definito come la migliore della loro carriera. In questo momento, l’equipaggio britannico si trova a 28 punti di distacco su un Sébastien Ogier, in versione part-time, che ha deciso di non partecipare all’evento svedese di quest’anno.
Terzo nella classifica generale WRC, anche a causa di un approccio non ottimale con le nuove gomme firmate Hankook, è Kalle Rovanperä, che durante il Rally di Svezia ha terminato in quinta posizione assoluta, perdendo terreno prezioso nei confronti di Evans. Molto più performante e attento nelle strategie di guida, è stato il secondo classificato del rally svedese, Takamoto Katsuta, che, almeno per ora, sembra aver trovato stabilità e confidenza a bordo della sua Toyota GR Yaris Rally1. Terzo, un non brillante Thierry Neuville, mentre Ott Tänak si posiziona appena fuori dai gradini del podio in quarta posizione.
Insomma, mentre il mondo del rally cerca di rimanere al passo coi tempi, apportando modifiche essenziali ai circuiti per assicurare lo spettacolo ai suoi fans, la maggior parte di noi, a mezzanotte, nel pieno della stagione invernale, si troverebbe quasi sicuramente nel letto, immersa nei propri sogni o pronta ad addormentarsi di lì a poco. Del resto, cos’altro si potrebbe fare a mezzanotte? Rubare la scarpetta a qualche bella Cenerentola? Fare una ghiotta spaghettata? Tutte cose sicuramente più adatte alla stagione del sole. Lo stesso sole che negli anni cinquanta del secolo scorso segnò l’inizio di un nuovo torneo che avrebbe appassionato tifosi di tutto il mondo negli anni a venire, mantenendo un fascino e uno stile degni solo di un “Rally al Sole di Mezzanotte”.
Credit: Oliver Solberg (X)