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Tag: Campionati Mondiali

ENNI MÄLKÖNEN TORNERÀ NEL MONDIALE RALLY?

Scritto da: Tiziano Topini

Fin dal Rally di Monte Carlo 2024, la sua presenza mi colpì. Silenziosa, paziente, ma determinata. Al suo fianco c’era Sami Pajari, giovane talento a cui dettava le note con sicurezza. Per me, durante tutta la stagione, loro due rappresentavano la coppia di riferimento nel mondo Rally2. E questo nonostante la categoria fosse piena di nomi già affermati e piloti molto più esperti.

Un po’ come accade in F1. Anche se il cuore batte per Ferrari e Charles Leclerc, non si può ignorare il talento cristallino di Kimi Antonelli in Mercedes. Così era per me con Sami ed Enni. Una coppia promettente, destinata a grandi cose. Enni, tra l’altro, non era certo una novellina. Alle spalle aveva già una carriera di tutto rispetto.

E poi? Poi è arrivata la doccia fredda. Alla fine della stagione 2024, tutto è cambiato. Senza voler sollevare inutili polemiche, chi segue il WRC sa bene com’è andata. Proprio quando sembrava pronta a spiccare il volo verso la massima categoria, la Rally1, Sami annuncia che per il 2025 avrebbe avuto un altro co-pilota. Una svolta amara.

Come nella leggenda di Icaro, le ali di cera si sciolgono proprio quando il cielo è a portata di mano. “A fine anno i piani sono cambiati rapidamente” – ha raccontato Mälkönen a DirtFish – “Ma come atleta d’élite so che tutto può succedere. È importante tenere gli occhi puntati sui propri sogni. Ho imparato a cogliere ogni opportunità e a concentrarmi sul futuro… Ed eccoci qui, di nuovo in azione”.

La nuova opportunità ha preso forma con Esapekka Lappi. Dopo l’ultima stagione in WRC nel 2024, non ha lasciato il volante. Oggi corre nel campionato finlandese di rally. Gli serviva un co-pilota affidabile, e la scelta è ricaduta proprio su Enni. Una decisione naturale.

“Ero felicissima quando Esapekka Lappi mi ha chiamata e mi ha parlato del progetto. Il rally è una passione che porto nel cuore, e ogni volta che salgo in macchina, sorrido. Le prove speciali in Finlandia sono le più belle al mondo: veloci, tecniche… Ed è proprio quello che amo”.

La nuova avventura è iniziata con il piede giusto: seconda posizione all’Arctic Lapland Rally (31 gennaio-1° febbraio 2025, Rovaniemi) su una vecchia Škoda. Poi, il trionfo: vittoria assoluta allo SM Savonlinna Ralli (8 marzo 2025, Savonlinna) con la nuova Fabia RS Rally2.

L’obiettivo? Vincere il campionato finlandese. Ma c’è di più. “È un’esperienza fantastica lavorare con un pilota così esperto. Lappi apporta un valore aggiunto anche alla mia crescita professionale. E poi, ci stiamo divertendo molto insieme”.

E il sogno della Rally1? Non è stato certo archiviato. Basta ricordare che l’anno scorso Toyota offrì a Enni e Sami la possibilità di correre sulla Yaris Rally1 in tre gare: Finlandia, Cile ed Europa Centrale. Il sogno è ancora lì, vivo. Ma non si guarda indietro con rimpianto.

“Guardo al futuro con ottimismo. Pazienza e perseveranza sono qualità essenziali per un’atleta. Voglio trasformare le delusioni in rilanci, le difficoltà in opportunità. Come ho sempre fatto continuerò a lavorare per realizzare i miei sogni. Non conta come cadi, ma come ti rialzi”.

Un messaggio potente, motivante. E guardando i risultati del 2024, le parole trovano conferma nei fatti. Come direbbe un celebre telecronista: “Date una macchina a questa ragazza”.

Credit: Enni Mälkönen (IG)

PIERRE-LOUIS LOUBET TORNA NEL WRC2 CON M-SPORT

Scritto da: Luca Gentile

Sembrava fuori dai radar, lontano dai riflettori e con la carriera in fase calante. E invece, Pierre-Louis Loubet si prepara a riscrivere la sua storia nel mondo del rally, partendo proprio dal campionato cadetto. Stiamo parlando del WRC2. Una scelta audace, forse obbligata, ma fatta con il cuore. Il punto di ripartenza? Il Rally del Portogallo, al volante della Fiesta Rally2 preparata da M-Sport Ford.

DAL DECLINO AL RISCATTO

Gli ultimi due anni sono stati un vortice di delusioni. Guasti meccanici, errori in gara, tensioni interne al team e un rapporto complicato con il co-pilota Nicolas Gilsoul. Neanche il passaggio alla Skoda Fabia Rally2 aveva portato i frutti sperati. L’esperienza si è chiusa prematuramente dopo il ritiro al Rally di Grecia. Ma Loubet non ha mai pensato di fermarsi.

“Non mi arrendo. Non l’ho mai fatto, nemmeno quando tutto sembrava perduto. Mio padre è stato il mio esempio. Non dimentichiamoci che è Yves Loubet”, ha dichiarato con fermezza ad AUTOhebdo.

IL RITORNO INASPETTATO CON M-SPORT

Con M-Sport sembrava finita nel 2023. Ma, dietro le quinte, i contatti non si sono mai interrotti. “Ho parlato con Malcolm Wilson, ho chiesto se ci fosse margine per tornare, anche solo in Rally2. La risposta è stata sorprendentemente positiva”, ha raccontato.

Richard Millener e il resto del team lo hanno accolto senza pressioni, ma con fiducia. E dopo i primi test in Inghilterra, Loubet ha ritrovato sensazioni che credeva perdute: “La Fiesta Rally2 ha potenziale. Altro che macchina finita: Fourmaux ha dimostrato che può ancora dire la sua”.

NON HA MAI PERSO LA SPERANZA

Il piano è semplice: iniziare, e poi vedere fin dove si può arrivare. Il Rally del Portogallo sarà il primo passo, seguito dalla Sardegna. Oltre, tutto è ancora da scrivere. “Niente proclami. Solo lavoro, gara dopo gara. Se riesco a costruire qualcosa, bene. Se no, almeno ci avrò provato con tutto me stesso”.

Pierre-Louis Loubet non vuole essere un rimpianto, ma un ritorno. Senza fronzoli, con umiltà e grinta. È il momento di dimostrare che la passione – e la tenacia – possono ancora fare la differenza nel fantastico e adrenalinico mondo del rally.

Credit: Pierre-Louis Loubet (X)

TRENTIN JR. SFIORA LA TOP TEN ALL’ISLAS CANARIAS

Scritto da: Comunicato Stampa

Tante erano le incognite della vigilia, una su tutte la prima presenza su asfalto con la Skoda Fabia RS Rally2 di Delta Rally, ma Giovanni Trentin ha risposto presente e, nonostante le prevedibili difficoltà, il giovane pilota di Montebelluna ha archiviato l’esordio nel World Rally Championship (WRC) con un risultato più che buono.

Il portacolori di MT Racing e di ACI Team Italia, sostenuto anche da Movisport, rientra dal Rally Islas Canarias con un cospicuo carico di esperienza da mettere nello zainetto. Costante la sua progressione, sin dalla prima giornata di gara al venerdì, con sette posizioni recuperate nell’assoluta e quattro in classe nell’arco dei sei crono che componevano la tappa.

Il sabato confermava quanto di buono visto in avvio con Trentin, affiancato da Alessandro Franco, che si presentava al termine della speciale numero tredici in ventiquattresima posizione assoluta ed in quindicesima di classe RC2, consapevole del margine a propria disposizione.

I cinque impegni conclusivi, previsti per la frazione finale di domenica, avvaloravano ulteriormente i miglioramenti della punta della scuderia di Follina, bravo a salire sulla pedana d’arrivo in ventiduesima posizione assoluta, in quattordicesima di classe RC2, in dodicesima tra gli iscritti al WRC2 ed in decima di WRC2 Challenger.

Da segnalare anche i significativi acuti della prova tredici, tredicesimo assoluto al controllo stop e sesto tra i partecipanti al WRC2, e della sedici, addirittura undicesimo nella generale e quinto tra i WRC2, a conferma di un talento cristallino che si conferma una bella realtà tricolore.

“Siamo soddisfatti della nostra prima esperienza mondiale” – racconta Trentin – “perchè siamo riusciti a scendere sotto il secondo al chilometro da Rossel, vincitore della categoria qui. Siamo stati anche a nove decimi di distacco parziale, pur faticando con un’auto che ancora non riesco a sfruttare al meglio. Considerando che non avevo mai corso su asfalto con questa Fabia e che eravamo al debutto nel mondiale possiamo dire che è andata bene. Grazie a tutti i partners, a MT Racing, ad ACI Team Italia, A Movisport ed alla mia famiglia, sempre presente”.

Credit: Massimo Bettiol (IG)

PILOTI EX WRC, TRA GARE E REALIZZAZIONI PERSONALI

Scritto da: Francesco Angelini

Non molto tempo fa abbiamo parlato dei piloti ex WRC che sono impegnati attualmente in altri campionati o che continuano la loro carriera sotto altre vesti. Ci sono delle novità su questo argomento, con alcuni piloti che hanno svelato i propri programmi quest’anno e che ritorneranno nella massima serie mondiale. Mettetevi comodi, copriamo assieme chi sono questi rallisti.

Recentemente abbiamo parlato del finlandese Teemu Suninen, ex pilota di M-Sport Ford WRT e Hyundai Motorsport WRT, che ha ottenuto tre podi nel WRC. Lui ha intrapreso un nuovo ruolo durante la 60esima edizione dell’Arctic Lapland Rally. La seconda tappa dell’importante campionato finlandese si è svolta dal 30 gennaio al 1° febbraio nei pressi di Rovaniemi, la città di Babbo Natale.

Suninen ha fatto da navigatore a Ville Kaukonen, un amico che non aveva mai partecipato a un rally. A bordo di una 325i E36, i due hanno conquistato la 63esima posizione assoluta e il settimo posto nella Suomi Cup. Il 31enne di Tuusula vorrebbe ritornare a correre ed essere competitivo nel campionato mondiale di rally, ma il tutto dipenderà anche dai nuovi regolamenti del 2027.

Un altro nome di spicco è quello del britannico Kris Meeke, campione IRC nel 2009, che ha partecipato al campionato mondiale di rally fino al 2019, per poi diventare collaudatore di Škoda Motorsport. Con cinque vittorie e tredici podi nel WRC, ha corso con Mini, Citroën e Toyota. Nel 2024, con la i20 N Rally2, ha vinto il titolo portoghese insieme al 37enne britannico Stuart Loudon.

Verso la fine dell’anno, ha supportato Hyundai Motorsport WRT nello sviluppo della i20 N Rally2 Step2, partecipando alla 70esima edizione del Rallye du Var (22-24 novembre, Sainte-Maxime). Ora, con Stuart Loudon alle note, continua ad imporsi nel campionato portoghese con la GR Yaris Rally2 della Toyota Gazoo Racing Caetano PT. Vuole ovviamente difendere il titolo conquistato nel 2024.

Molti piloti ex WRC hanno corso in passato con Hyundai Motorsport, ma andiamo con ordine. Lo spagnolo Dani Sordo potrebbe partecipare quest’anno a due gare (Italia e Grecia) del mondiale rally con la quarta i20 N Rally1. È un rumors, si attendono conferme. Attualmente prende parte al campionato portoghese con la i20 N Rally2 della squadra portoghese Team Hyundai Portugal.

Andreas Mikkelsen, ex pilota della squadra sudcoreana, ha continuato a correre nel WRC fino al 2024. “Sto ancora definendo il mio programma per quest’anno. È difficile trovare un posto nella categoria Rally1, quindi potrei tornare nella categoria Rally2. Non so ancora quando sarà il mio primo rally nel 2025. L’anno 2027 è cruciale”, ha dichiarato il norvegese Mikkelsen a DirtFish qualche mese fa.

“Speriamo che nuovi produttori entrino nel WRC, creando più opportunità. Voglio restare attivo e coinvolto. L’obiettivo è il 2027”. Mikkelsen, 35 anni, vanta un palmares impressionante: campione WRC2 nel 2021 e nel 2023, campione europeo nel 2023 e vincitore dell’IRC nel 2011 e nel 2012. Ora punta tutto sul mondiale rally 2027. Quest’anno ha provato in Francia la nuova 992 Rally GT.

Non solo Mikkelsen ha lasciato Hyundai Motorsport nel WRC, ma anche Hayden Paddon, Pierre-Louis Loubet e Esapekka Lappi. Quest’ultimo, infatti, partecipa al campionato finlandese con una Fabia Rally2 EVO della RTE-Motorsport. Forse non farà più stagioni complete nel WRC, perchè vuole trascorrere più tempo con la sua famiglia in Finlandia. Ad inizio aprile ha sposato la sua compagna.

Il neozelandese Hayden Paddon, dopo aver lasciato il WRC, ha messo in mostra il suo straordinario talento. Negli ultimi due anni, con la costante presenza del navigatore John Kennard, ha conquistato il campionato europeo alla guida della i20 N Rally2 del BRC Racing Team. Il pilota 37enne partecipa anche a competizioni locali con la i20 AP4 e la NG i20 WRC, precedentemente utilizzata da HMSG.

Il rallista Pierre-Louis Loubet, qualche giorno fa, ha annunciato il suo ritorno nel campionato mondiale di rally con M-Sport Ford WRT. Militerà nel World Rally Championship 2 con la Fiesta Rally2. Il 28enne francese vanta un titolo WRC2 conquistato nel 2019 con la Fabia R5 della 2C Compétition. In passato a corso nella massima serie rallistica con 2C Compétition e con M-Sport Ford WRT.

Infine, non possiamo dimenticare i grandi piloti come Jari-Matti Latvala, Sébastien Loeb e Nasser Al-Attiyah. Latvala, team principal di Toyota Gazoo Racing WRT, continua a correre con la Celica Turbo 4WD (ST185) e la GR Yaris Rally2 in eventi locali ed internazionali come l’European Historic Rally Championship. Loeb e Al-Attiyah competono attualmente con il Team Dacia nel mondiale rally-raid.

Questi piloti, pur attraversando fasi diverse nelle loro carriere, restano figure chiave nel mondo del rally e del motorsport in generale. Le loro evoluzioni, tra cambiamenti di ruolo, nuove sfide e progetti a lungo termine, dimostrano come il mondiale rally sia un ambiente in continua evoluzione. Sebbene alcuni abbiano scelto strade diverse, la passione per il motorsport non svanisce mai.

Credit: Pierre-Louis Loubet (X)

MARCO & BRUNO BULACIA SCELGONO LA GR YARIS RALLY2

Scritto da: Francesco Angelini

Un atteso ritorno accende i riflettori sul mondo del rally. Marco e Bruno Bulacia annunciano ufficialmente il loro rientro nel World Rally Championship 2 (WRC2). I fratelli boliviani correranno con due GR Yaris Rally2, preparate dal team italiano Delta Rally. Il loro ambizioso programma prevede una stagione da protagonisti, con gare sia in Europa che in Sud America.

“Sono entusiasta di annunciare che, insieme a mio fratello Bruno Bulacia, torniamo nel campionato FIA WRC2″, ha scritto sui social network Marco Bulacia”. Lo faremo a bordo di due Toyota GR Yaris Rally2, pronti a vivere un’avventura incredibile tra Europa e Sud America. Ecco il nostro programma: non vediamo l’ora di ritrovare il calore dei tifosi lungo le prove speciali. Avanti tutta”.

Il programma comprende ben sette tappe, molto prestigiose e tecnicamente impegnative. Saranno presenti al Vodafone Rally de Portugal, al Rally Italia Sardegna, all’EKO Acropolis Rally, al Delfi Rally Estonia, al Secto Rally Finland, all’Ueno Rally del Paraguay e al Rally Chile BIOBÍO. Tutte gare su terra o ghiaia, un fondo che conosce molto bene sia Marco che Bruno Bulacia.

Non sono soltanto loro due a rappresentare la Bolivia nel mondiale rally. C’è anche Nataniel Bruun. Il 19enne partecipa quest’anno al WRC3 al volante di una Ford Fiesta Rally3 del team ProRacing Competición. Il giovane pilota boliviano è già al via del campionato mondiale dallo scorso anno, guidando la stessa vettura. Ma ora torniamo a parlare dei fratelli Bulacia.

Il 24enne Marco Bulacia, nel 2020, si è portato a casa il Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), oltre alla Coppa Rally di Zona 5 (CRZ 5). Per anni, nel mondiale rally, ha corso con il team tedesco Toksport WRT, conquistando buoni risultati nel WRC2. Il 22enne Bruno Bulacia ha vinto nel 2024 il TGR Iberian Cup. Ora entrambi sono pronti a dimostrare nuovamente il loro talento nella serie mondiale.

La scelta della Toyota GR Yaris Rally2 si inserisce in una strategia mirata a garantire il massimo della performance e affidabilità. I fratelli Bulacia si dicono pronti ad affrontare le sfide della stagione con determinazione, puntando a lasciare il segno. Il pubblico potrà seguirli da vicino durante tutte le tappe del campionato, in un’annata che si preannuncia ricca di emozioni e adrenalina.

Credit: Marco & Bruno Bulacia (IG)

POKER DELLA TOYOTA AL RALLY DELLE ISOLE CANARIE 2025

Scritto da: Francesco Angelini

Dominio assoluto della Toyota Gazoo Racing WRT, disfatta totale per la Hyundai Shell Mobis WRT e per il team britannico M-Sport Ford WRT. Questo è stato il 49° Rally Islas Canarias – Rally of Spain (24-27 aprile, Las Palmas de Gran Canaria), ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. Da segnalare che come vettura apripista c’era una i20 N Rally2 con gli ultimi aggiornamenti della realtà locale Hyundai Canarias Motorsport. A condurla sono stati Alexey Lukyanuk e Yuriy Kulikov.

Alcune settimane fa, due piloti del mondiale rally, Elfyn Evans e Thierry Neuville, hanno effettuato dei test con le Rally1 durante la 42° edizione del Rally Sierra Morena – Córdoba Patrimonio de la Humanidad. La prima tappa dell’europeo rally si è svolta dal 4 al 6 giugno nei pressi di Córdoba. Hanno provato diverse configurazioni e gli pneumatici Hankook Tire su asfalto. La gara è stata vinta da Nikolay Gryazin e Konstantin Aleksandrov con la Škoda Fabia RS Rally2 del team J2X Rally Team.

I test sono stati proficui per entrambe le squadre, ma la competizione ha raccontato un’altra storia. Il team giapponese ha monopolizzato le prime quattro posizioni con l’efficace GR Yaris Rally1. Primo gradino del podio per Kalle Rovanperä e Jonne Haltunnen, secondo posto per Sébastien Ogier e Vincent Landais, terzo per Elfyn Evans e Scott Martin, e quarto per Takamoto Katsuta e Aaron Johnston. I finlandesi Pajari e Salminen sono usciti di strada nella SS12 mentre erano nella top5.

Crollo totale per la Hyundai Shell Mobis WRT. Non è mai riuscita a impensierire realmente le vetture giapponesi e il podio è sempre stato lontano. Adrien Fourmaux e Alexandre Coria, Ott Tänak e Martin Järveoja, Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe hanno chiuso rispettivamente in quinta, sesta e settima posizione. Tutte e tre le i20 N Rally1 disponevano degli ultimi aggiornamenti. In questa prova su asfalto non hanno dato i risultati sperati, ma prossimamente ci saranno tappe su sterrato.

Il team britannico, con la Puma Rally1 Hybrid, non è riuscito a entrare nella top10 assoluta. Grégoire Munster e Louis Louka, malgrado un’uscita nella SS11 e un ritmo poco brillante, hanno chiuso undicesimi. Più sfortunati Josh McErlean ed Eoin Treacy, ritirati nella SS14 dopo un’uscita di strada. Per la squadra si tratta di un risultato sotto tono, in un fine settimana segnato da difficoltà tecniche e contrattempi. Ora si guarda avanti, con l’obiettivo di cambiare passo nelle prossime gare.

Evans, Martin e la Toyota restano saldamente in testa alla classifica di campionato. Nel WRC2 hanno trionfato Yohan Rossel e Arnaud Dunand con la C3 Rally2 di PH Sport. Secondo posto per Alejandro Cachón e Borja Rozada (GR Yaris Rally2 di Toyota España), primi nella categoria WRC2 Challenger, e terzo per Nikolay Gryazin e Konstantin Aleksandrov (Fabia RS Rally2 del Toksport WRT). Nel WRC3 vittoria per Mattéo Chatillon e Maxence Cornuau su Clio Rally3 di ARL Sport. Nel WRC Master vittoria per Antonio Forné e Axel Coronado con la Fabia Rally2 EVO della Escudería Costa Brava.

Il miglior italiano è stato il trentino Roberto Daprà, 15° assoluto e settimo nel WRC2 (5° WRC2 Challenger). Con Luca Guglielmetti alle note, ha corso con la Fabia RS Rally2 della Delta Rally. Esordio assoluto per Giovanni Trentin nel mondiale rally. Affiancato da Alessandro Franco, ha concluso la gara in 22° posizione assoluta (12° WRC2 e 10° WRC2 Challenger). Il giovane portacolori di MT Racing SRL gareggia quest’anno con la Fabia RS Rally2 anche nel Campionato Italiano Rally Terra (CIRT).

In Portogallo, prossimo appuntamento del mondiale rally, ci saranno ben 47 Rally2 e dodici Rally1: cinque Toyota, tre Hyundai e quattro Ford. Il 55enne Diogo Salvi, pilota portoghese di origini italiane, sarà al via con la Puma Rally1 del team M-Sport Ford WRT. Dopo tredici anni, un portoghese tornerà nel WRC. Salvi è impegnato anche nel campionato nazionale con la Fabia RS Rally, gommata Michelin, del team Racing4You. In vista del rally sono previsti test e gare preparatorie.

Il Rali Terras d’Aboboreira, terza tappa del campionato portoghese che si disputerà nei pressi di Amarante dal 2 al 3 maggio, promette grande spettacolo e duelli avvincenti. Adrien Fourmaux parteciperà con la Hyundai i20 Rally1, mentre Mārtiņš Sesks sarà in gara con la Ford Fiesta Rally2. Da tenere d’occhio Yohan Rossel e Diego Ruiloba sulla Citroën C3 Rally2. Jan Solans, Marco Bulacia e Roope Korhonen saranno al volante della Toyota GR Yaris Rally2. Sarà una bella gara.

La Toyota Gazoo Racing domina il WRC 2025 con quattro successi su quattro e due doppiette, imponendo un ritmo inarrivabile. La Hyundai Shell Mobis WRT fatica tra errori, problemi tecnici e prestazioni altalenanti. Il team M-Sport Ford WRT è lontano dalla zona alta della classifica, relegato a un ruolo secondario. La forza di Toyota sta nell’equilibrio tra velocità, affidabilità e continuità. Hyundai deve reagire presto per riaprire il campionato, mentre Ford sembra già tagliata fuori.

Credit: Kalle Rovanperä (X)

DALLA STRATOS ALLA YPSILON, L’EVOLUZIONE DELLE LANCIA

Scritto da: Tiziano Topini

Lo sappiamo tutti, un’auto è bella quando è competitiva… E viceversa. Nel mondo del rally, almeno per me – e sottolineo “per me” – c’è una vettura che spicca su tutte, al di là della sua (breve) carriera agonistica: la Lancia Stratos. È l’unica che mi piace davvero, sia nel Gruppo 4 che nel Gruppo 5 (ma non nella versione silhouette).

Si, lo ammetto, ho gusti un po’ particolari. La Stratos mi affascina come concetto di design. Quella linea così unica, nata dalla matita di Marcello Gandini, è pura arte su ruote. E poi quel sound – magari non perfettamente ricercato – ma che colpiva dritto, perché alla fine serviva solo un motore che fosse affidabile e potente. Un’auto che, ancora oggi, sa di futuro.

Dopo la Stratos, ammetto che il discorso cambia. Le auto successive nascono soprattutto per vincere, non per piacere. Prendiamo ad esempio la 037: deriva dall’idea della Beta Montecarlo Turbo, che gareggiò dal ’79 all’82 nei campionati marche Gruppo 5. Quel progetto aveva ancora un certo legame stilistico con la versione stradale. Ma con la 037, anche se Pininfarina ha curato la carrozzeria, l’obiettivo era uno solo: funzionalità assoluta.

La versione stradale? Più una formalità necessaria per ottenere l’omologazione, che una reale volontà del gruppo FIAT-Lancia. Eppure… Nonostante tutto, la 037 aveva carattere. E ha battuto la mastodontica Audi quattro. Quest’ultima non sarà mai bella, ma con tutte le soluzioni ingegneristiche adottate, si è trasformata in una vera Golia dei rally.

Poi c’è la Delta S4: probabilmente il punto più alto della tecnologia Lancia-Abarth. Le sue linee erano meno eleganti rispetto alla 037, ma aggressive, tese, quasi feliniche. Sembrava un gatto pronto a balzare sulla preda. Nonostante una carriera breve e non troppo vincente, la S4 è entrata nel mito. Questo grazie alla sua reputazione di auto tanto veloce quanto difficile da domare. Oggi è un vero e proprio oggetto del desiderio, sia per i collezionisti di modellini (me incluso), sia per i pochi fortunati possessori di una vera Gruppo B.

Quando nel 1986 la FIA abolì il Gruppo B per motivi di sicurezza, Lancia si ritrovò a dover decidere su quale modello puntare per il futuro. La scelta ricadde sulla Delta, quella “tranquilla” berlina a cinque porte, buona per andare a fare la spesa. Ma sotto il cofano c’era il motore potenziato della Fiat Ritmo – un segnale, col senno di poi, di quello che stava per arrivare.

La Delta venne trasformata da Abarth: alleggerita, irrigidita, dotata di rollbar, con parafanghi allargati e i famosi quattro proiettori anteriori. In poco tempo, si muscolò quanto bastava per farsi largo nei rally. Fino al ’91, la Squadra Corse HF Lancia raccolse vittorie su vittorie, accendendo il desiderio dei fan di possedere anche solo la versione stradale. Tutti volevano sentirsi un po’ Biasion.

E ora? Arriviamo alla nuova arrivata del 2024: la Lancia Ypsilon Rally4 HF. Secondo il gruppo Stellantis, dovrebbe segnare il ritorno di Lancia nelle competizioni. Ha debuttato al #RA Rally Regione Piemonte ad Alba nell’aprile 2025. Ma diciamocelo: la versione stradale ha una linea elegante, certo, ma manca di carattere. Non trasmette aggressività, né fa pensare a un’auto da corsa. La versione da gara, penalizzata da un regolamento Rally4 molto restrittivo, non riesce ad aggiungere quel carisma che già le manca in partenza.

Quindi, le vittorie rendono bella una macchina? Dipende. La Delta S4 ha vinto meno della successiva Delta HF, ma oggi è leggendaria. E anche sul motore vale la pena riflettere: non è il numero dei cilindri a determinare la bontà di un’auto. Il tanto bistrattato tre cilindri non è il male assoluto, tutto dipende da come viene progettato. Basta guardare al mercato giapponese: la Toyota GR Yaris è compatta, grintosa, con un’estetica sportiva e una meccanica valida. Ma qui mi fermo: non sono un ingegnere, solo un appassionato che condivide la propria impressione.

Credit: Martino Areniello (IG)

GIOVANNI TRENTIN DEBUTTA NEL MONDIALE RALLY 2025

Scritto da: Comunicato Stampa

Tutto è pronto, manca davvero poco al debutto più atteso dell’anno, quello nel FIA World Rally Championship (WRC) con un Giovanni Trentin scalpitante.

Il giovane pilota di Montebelluna sarà della partita al Rally Islas Canarias, quarta tappa della massima serie planetaria per la disciplina che prenderà il via giovedì prossimo.

Il portacolori di MT Racing e di ACI Team Italia, sempre sostenuto anche da Movisport, coronerà il sogno di ogni pilota, quello di gettarsi nella mischia del campionato del mondo.

“Finalmente ci siamo, il momento più atteso dell’anno è arrivato” – racconta Trentin – “e non vediamo l’ora di poter iniziare questa incredibile avventura. Se siamo qui è merito di tutti quelli che credono in noi quindi i ringraziamenti sono d’obbligo. Grazie a MT Racing, ad ACI Team Italia, a Movisport, a tutti i partners ed alla mia famiglia. Il mio sogno si sta avverando davvero”.

Confermato il pacchetto a disposizione del giovane di casa Trentin, affiancato nuovamente da Alessandro Franco sulla Skoda Fabia RS Rally2 messa a disposizione da Delta Rally.

“Poter affrontare un impegno così importante con un team ed un navigatore che conosco è fondamentale” – aggiunge Trentin – “perchè mi permetterà di concentrarmi al massimo su quello che dovrò imparare durante questi giorni alle Canarie. Sarà qualcosa di fantastico”.

L’Islas Canarias entrerà nel vivo giovedì 24 aprile, in programma lo shakedown “Santa Brigida” (6,26 km) ed il cerimoniale di partenza, antipasto di un venerdì 25 aprile che vedrà Trentin impegnato sul doppio passaggio di “Valsequillo-Telde” (26,32 km), “Valleseco-Artenara” (15,27 km) e di “La Aldea-Mogan” (17,83 km) per un totale di quasi centoventi chilometri.

Sabato 26 aprile spazio alla “Moya-Galdar” (24,09 km) che sarà trasmessa in diretta televisiva, alla “Arucas-Firgas-Teror” (13,75 km) ed alla “Tejeda-San Mateo” (23,30 km).

Archiviato il doppio loop ci si congederà con la speciale spettacolo “Las Palmas de Gran Canaria” (1,80 km), crono che condurrà i concorrenti al riposo dopo oltre centoventi chilometri.

Il gran finale, domenica 27 aprile, sarà riservato al doppio giro su “Agüimes-Santa Lucia” (14,97 km) e su “Maspalomas” (13,47 km), quest’ultima in diretta televisiva nonché power stage conclusiva, intervallato dalla corta “Costa Canaria” (1,50 km) che completerà un programma complessivo di poco superiore ai trecento chilometri di prova speciale.

“Da quello che ho potuto vedere sembrano strade belle e lineari” – conclude Trentin – “ma siamo molto curiosi di vedere da che punto partiremo rispetto ai nostri avversari. L’obiettivo è sempre quello di fare bene ma siamo consapevoli di essere al debutto nel mondiale rally”.

Credit: Christian Bolognese – Bierre Photo Sport (IG)

EVANS È IN VANTAGGIO, MA NEUVILLE NON MOLLA IL RIVALE

Scritto da: Tiziano Topini

Il belga Thierry Neuville, campione in carica del World Rally Championship e punta di diamante del team Hyundai Shell Mobis WRT, ha avuto un inizio di stagione piuttosto in salita. Al prestigioso 93° Rallye Automobile Monte-Carlo (23-26 gennaio, Gap), ha chiuso soltanto al sesto posto. Un risultato decisamente sotto le aspettative per un pilota del suo calibro.

Il 73° Safari Rally Kenya (20-23 marzo, Naivasha), terza tappa della stagione, si è rivelato un’autentica odissea per Neuville. Tra guai tecnici, un colpo di sole, problemi gastrointestinali e una miriade di imprevisti meccanici, il weekend è diventato una prova di resistenza estrema.

“Dopo tutto quello che abbiamo passato – dalla trasmissione che faceva le bizze al parabrezza appannato, passando per il motore surriscaldato – questo podio vale oro. Nonostante le difficoltà, non ci siamo mai arresi e abbiamo portato a casa punti vitali”, ha raccontato a RallyJournal.com.

Ma la risposta non si è fatta attendere. Neuville ha rialzato la testa con due podi consecutivi. Prima al 72° Rally Sweden (13-16 febbraio, Umeå), poi ancora in Kenya, dove ha centrato due solidi terzi posti. Una dimostrazione di grinta, tenacia e volontà di restare in corsa per il titolo.

Ora, con gli occhi puntati sul campionato, Neuville si trova a inseguire Elfyn Evans, il gallese del team Toyota Gazoo Racing WRT, attualmente in testa con un vantaggio di 36 punti. Un gap importante, certo, ma non impossibile da colmare per un veterano della sua esperienza.

Il belga non ha mancato di sottolineare come Evans, in passato, abbia faticato a trovare la giusta sintonia con la tecnologia ibrida. Paradossalmente, proprio l’abolizione del sistema ibrido e l’introduzione degli pneumatici Hankook sembrano aver dato nuova linfa al pilota gallese, che ha iniziato la stagione con grande slancio.

“È un avversario tosto, lo è sempre stato. È da anni che si batte per il titolo, spesso al fianco di Ogier. E quest’anno ha saputo partire con il piede giusto, confermando il trend dello scorso campionato”, ha dichiarato Neuville alla RTBF. “Ma il vero test per lui deve ancora arrivare: quando noi torneremo veramente in forma, dovrà affrontare il confronto diretto”.

Ora il focus si sposta sul prossimo appuntamento: il 49° Rally Islas Canarias (24-27 aprile, Las Palmas de Gran Canaria), che segna il ritorno della Spagna sulla scena mondiale del WRC. Un nuovo capitolo sta per aprirsi, e Neuville è pronto a scriverlo a colpi di acceleratore.

Credit: Hyundai Motorsport (X)